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Immagine del redattoreAngelo La Barbera

Le nuvole in testa di Calogero Timpanaro, Maurizio Vetri Editore




Si cammina da soli. Appesi ad un filo in cerca di lune. La composizione tra la parola e le illustrazioni di Ilaria Campo, racchiudono la metafora della vita e del senso del mondo interiore, racchiuse nelle poesie appartenenti all’autore Calogero Timpanaro nel libro “le nuvole in testa”.


Le poesie contengono le emozioni, i pensieri, le riflessioni del mondo interiore e relazionale della natura delle persone, che offrono uno spunto di una riflessione introspettiva, piene di sensibilità e di intensità emotiva. Il poeta descrive le sue “poetiche” come nuvole romantiche presenti nella sua anima con l’obiettivo di donare emozioni ai lettori, anche con la leggerezza (bisticcio di parole) si può toccare il cielo con un dito. Calogero Timpanaro indica la nebbia del mondo interiore, attraverso l’inquietudine romantica dell’esperienza, aiutando ai lettori a perseguire come ricorda Maurizio Debole la forza, la capacità di essere se stessi, di non tradire la propria unicità senza tradire quei semplici ideali di onestà, io inoltre aggiungerei a inseguire il desiderio di riacquistare il sentimento perduto.


Le nuvole in testa favoriscono al lettore un viaggio introspettivo che rimanda al valore originario dell’essere, il libro svela una collezione intima di inafferrabili momenti dell’inesorabile vulnerabilità dell’amore, della vita ma anche la fiduciosa speranza.

La poesia di Calogero Timpanaro è del cammino umano, un attraversamento interiore tracciato nella necessità di rinnovare il proprio itinerario, inoltrandosi dentro se stessi per sentirsi a proprio agio.


Il libro è il compimento letterario di una coinvolgente acrobazia emozionale, che fa vivere l’incertezza dei legami, assapora e mantiene l’intima espressione, trovando un luogo in cui sentirsi liberi e ritrovare la beatitudine di essere autentici...


Ecco una poesia tratta dalla raccolta:


Voglio bere litri di te

che sei alcolica

e mangiare quintali di te

che sei saporita.

Voglio succhiare il tuo nettare

ché sei gustosa

e nuotare nelle tue rive,

ché sei avvolgente mare.

Sei forte,

tevolgente,

e sensuale.

Sei bacio e schiaffo

sorriso e pianto,

pietra e cuscino.

E io ti amo,

maledetta, cara poesia.


Per me è stato molto interessante intraprendere questo viaggio poetico e Ve lo consiglio vivacemente!


Dr. Angelo La Barbera, psicologo strategico.


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